Un’incontro si svolge in tre tempi:

• Ascolto Attivo, uno scambio tra operatore e ricevente dove vengono individuati insieme i “punti importanti da toccare” durante il trattamento, siano essi fisici, emotivi o psicologici, dando importanza ad un’intenzione, un’obiettivo.
  Verranno individuate insieme le tecniche più’ benefiche per le necessità del lavoro richiesto.
• Contatto, il cliente si sarà accomodato sul lettino, il lavoro può essere fatto anche da vestiti.
  L’operatore, centrato in uno stato di meditazione, usa la capacità di ascolto come guida per le mani, con tocchi più o meno intensi.

  per approfondire

  Con il craniosacrale i contatti sono precisi e delicati, aiutano chi riceve a sentirsi più connessi e a casa in se stessi. A volte succede che, toccando il posto giusto nel modo giusto, si può aiutare il cliente a riconoscere ciò che lo deprime e ciò di cui ha bisogno per ritrovare l’equilibrio e il posto nella vita. Tale lavoro può anche fornire ai clienti l’accesso e l’uso del proprio potenziale di guarigione.
  Questo è il punto di partenza del lavoro craniosacrale, uno stato di omeostasi dei fluidi corporei che indica una condizione di tranquillità e sicurezza.
  Si entra così in uno spazio d’ascolto si dice “dal cuore aperto”, accogliendo i punti difficili e vedendone le potenzialità di evoluzione
• Risalita e la ripresa dell’ordine. Dolcemente il contatto fisico si esaurisce e lasciando il tempo necessario viene conclusa la sessione con sensazioni espresse accompagnate da spunti e consigli su come sostenere il lavoro