Il tempo de-presso

Guarire significa santificare (Dethlefsen 1987, p.107)

Per farlo ci affidiamo alla natura, osservandola per prima cosa.
Il macrocosmo osservabile all’esterno è a totale disposizione del nostro macrocosmo nel microcosmo interno.

Ciò che è molto diffuso nel nostro tempo è proprio la mancanza di tempo, la paura di non averne abbastanza e la confusione di vivere il tempo alterandone il normale ciclo, alterando i ritmi.

Oggi ogni molecola nel micro e nel macro ha un nome, siamo fortunati, e sappiamo bene chi corrisponde a cosa, siamo bravi a dosare ciò che serve e cosa manca, ma il perché manca….? Per questo dobbiamo fermarci un attimo.

Fermare il tempo, un attimo, per capire. Alzare la testa e riabbassarla a terra. Si, siamo cielo e siamo terra. E ci siamo persi a lottare contro il tempo, che non esiste.
Il perché lo ricercherei nel bisogno quasi ossessivo della ricerca di limiti, già che lo spazio non ne ha li ricerchiamo in noi esseri umani a specchio dell’universo, non considerando però di aver perso la direzione con le sue priorità. Corriamo anche se è inverno. Non dormiamo anche se abbiamo sonno. Non cuciniamo perché non abbiamo tempo. Non ascoltiamo il bisogno di silenzio. E riempiamo costantemente i buchi di nulla. Di farmaci pronto intervento perché se sto male, se ho male di vivere non devo sentire, se soffro mi devo anestetizzare perché devo lavorare.

Questo vuole essere un viaggio per capire cosa ci succede dentro quando l’equilibrio vacilla, chi ci può aiutare… diamoci il tempo per leggere almeno. E per capire dove andare.

Cosa succede all’equilibrio
La regola biologica di base dice: “ogni sistema vivente ha un metabolismo bifasico ed ogni processo biologico si conforma a questa bifasicità la quale si perpetua fino ai limiti del possibile funzionale ogni qualvolta ne analizziamo una parte”.

Alterando il tempo,
Vengono alterati i meccanismi dei processi biologici.
Il primo per esempio, che ci ricorda che siamo sistemi Bifasici, il sonno e la veglia, quindi l’alternanza del buio e della luce. È un fenomeno così

scontato che ce ne dimentichiamo, come respirare, mentre invece è un parametro da analizzare e relazionare con quanto il paziente racconta. In natura non esiste quasi fenomeno biologico che non dipenda da tale alternanza.

Nell’uomo la presenza o l’assenza del segnale luminoso viene tradotta in un segnale elettrochimico, che giunto nell’ipotalamo si traduce in un equivalente bifasico alternato Serotonina (ON-luce presente) e Melatonina (OFF-Luce assente).La fase attiva del sistema corrisponde in cascata alla produzione di alcuni ormoni e alla soppressione di altri che viceversa sono attivi nella fase notturna di recupero.

Se il sistema si altera si altera la produzione ormonale.
Gli ormoni sono prodotti secondo un andamento circadiano, processo anch’esso bifasico, che tende ad imitare la durata del ciclo giornaliero solare con le adeguate variazioni stagionali.

I sistemi viventi hanno imparato a coordinare le loro funzioni a questi cambiamenti e la regola fisiologica della bifasicità può essere osservata praticamente in ogni essere vivente tanto da essere considerata un parametro essenziale nella valutazione dello stato di salute di ogni individuo e da determinare la seconda regola biologica: “la risposta di un sistema vivente ai fattori perturbanti il suo equilibrio è bifasica: prima reattiva e poi di recupero.”

Quindi in poche parole, si siamo al sicuro.. fintanto che il sistema riesce a recuperare quanto investe in energia durante la fase attiva.

Come reagisce l’organismo allo stressore, ce lo dice la terza regola biologica: “il sistema, attivato da un referente esterno, realizza invero e proprio programma biologico bfasico che comporta, durante la risposta simpaticotonica, fenomeni tessutali di riduzione o crescita cellulare.

Per la precisione osserveremo:
-fenomeni di riduzione (necrosi ulcere) per i tessuti di origine ecto- mesodermica
-fenomeni di proliferazione cellulare per i tessuti di origine endotermica. Questo cio che avviene in ortosimapticotonia. Si produrranno fenomeni esattamente opposti in parasimpaticotonia.

Il sentito personale risponde comunque a comportamenti (atavismi) di specie ed ecco che:
– i tessuti endotermici rispondono a stressori che corrispondono al cosiddetto “boccone”, come cibo che va ingerito, e quindi assorbito o

scarto che va evacuato o vomitato, ma anche quel boccone come concetto di ciò che vorrei o che desidero rifiutare.
– i tessuti mesodermici, cosiddetti antichi (controllati dal cervelletto),

rispondono a stressori che corrispondono all’attacco verso l’integrità di

parte o tutto il sistema
– I tessuti mesodermici o sostanza bianca, rispondono a stressori che

minano l’autostima del soggetto
– I tessuti ectodermici rispondono sempre a condizioni di “separazione”

dal branco o d alcuni suoi componenti.

Dopo aver reagito allo stressore, l’organismo entra nella fase di recupero, ed è la fase essenziale perché si possa ripetere la reattività. Recupero significa recuperare la struttura , attraverso il recupero delle risorse anaboliche. Sono due le fasi, la prima di recupero trofico che vede impegnata la mec detta fase digestiva, e una di recupero morfologico, separata dalla prima da un a crisi ortosimpatica (ex febbre, colica).

Nella fase di recupero morfologico che si avvicina al ripristino dell’attività è possibile che si realizzi la quarta regola biologica: “i microbi collaborano con il sistema ai fini della conclusione, coerente con gli scopi del sistema, del programma biologico attivato.

Sembra esserci una relazione tra il tipo di microbi e l’origine embrionale del tessuto maggiormente coinvolto nella reattività.

Tutto quello che stato detto finora e tutto quello che ancora è da dire e scoprire è finalizzato alla comprensione della quinta regola biologica ovvero che “malattie e sintomi accompagnatori sono parte di programmi elaborati dalla natura con finalità di permettere, ad ogni specie, sopravvivenza ed evoluzione”.

I 5 ritmi da indagare

Nei sistemi bifasici, al di la del vestito che indossiamo, del lavoro che facciamo e della parte che recitiamo sono i ritmi da cui dipendiamo e serve intuizione ed immedesimazione per comprenderne il senso e la ciclica unione:

1.Ritmo sonno/veglia, 2.Ritmo intestinale,
3.Ritmo alimentare,
4.Ritmo fisico,
5.Ritmo mestruale/sessuale,

Ogni ritmo va indagato con rispetto per comprendere e iniziare un percorso terapeutico completo considerando sempre la matrice come base da sfiammare. Quindi da quanto tempo, come avvengono, come sono ecc.. sono le domande da fare, per esempio..

L’organismo alterna in modo continuo fasi attive e fasi di recupero, ortosimaticotonia e parasimapaticotonia, catabolismo e anabolismo, acidosi e alcalosi, ossidazione e riduzione. Le cellule si coordinano in un tessuto molto particolare, la matrice extracellulare (MEC) che è il fulcro di tutte le funzioni vitali di base perché coordina la regolazione dell’attività di ogni cellula con la risposta neurovegetativa, endocrina, immunologica, cerebrale e psico-emozionale.

Durante la fase diurna il corpo è impostato per produrre e consumare energia ossia ad effettuare performance e ciò richiede la coordinazione delle funzioni attraverso l’attivazione del sistema nervoso autonomo in senso ortosimpatico.

Questo avviene costantemente nel nostro sistema biologico, e le relazioni sono ovviamente molto complesse ed è sempre la coincidenza di più informazioni a determinare l’optimum funzionale del sistema. L’informazione viene elaborata in termini di risposta quindi, reazione codificata, con anabolismo e catabolismo.

Ma questo accade anche perché il nostro sistema vivente ha la peculiarità di raccogliere, registrare (in una memoria istantanea) e di cancellare, qualora non serva ai fini di un adeguamento adattativo qualsiasi informazione gli giunga dall’esterno.

Questo accade quando il sistema è regolato.

Tutto ciò serve a coordinare le funzioni agli input esterni e la capacità di coordinare funzioni a input è essenziale ai fini della sopravvivenza.

Quando invece accade che non ci permettiamo di avere il tempo per recuperare quanto tempo viene speso, la catena da qualche parte s’interrompe.

Hildegard’s Spiritual Remedies for the Five Organs

Heart- Healing bitterness of the heart, sarcasm and rudeness occurs from spiritual energy regenerated through prayer, mediation and fasting. The liver produces extreme amounts of gallic acid when we get angry or eat too much incorrect fat. The acidity produced acidifies the blood and destroys the environment it flows into, therefore it is important to control

your thoughts and emotions in order to control gallic acid in the body. Too much gallic acid kills microflora and this is the first line of defense in the intestinal tract.

Cuore – guarigione amarezza del cuore, sarcasmo e maleducazione si verificano dall’energia spirituale rigenerata attraverso la preghiera, la mediazione e il digiuno. Il fegato produce quantità estreme di acido gallico quando ci arrabbiamo o mangiamo troppo grasso scorretto. L’acidità prodotta acidifica il sangue e distrugge l’ambiente in cui scorre, quindi è importante controllare i pensieri e le emozioni al fine di controllare l’acido gallico nel corpo. Troppo acido gallico uccide la microflora e questa è la prima linea di difesa nel tratto intestinale.

Liver- The soul speaks in symbols and images. Discovering the truth about your soul allows the healing to flow in inner peace. Hildegard called on kings, emperors and popes, among many others to understand that the message of Christianity is truth, peace, happiness, and not inquisition, war and deceit. Searching for God allows for the fellowship of refuge and protection to place their lives under God’s grace, and not remain in the melancholy/unhappy solitude.

Fegato- L’anima parla in simboli e immagini. Scoprire la verità sulla tua anima permette alla guarigione di fluire nella pace interiore. Ildegarda chiamò re, imperatori e papi, tra molti altri per capire che il messaggio del cristianesimo è verità, pace, felicità e non inquisizione, guerra e inganno. Cercare Dio permette alla fratellanza di rifugio e protezione di mettere le loro vite sotto la grazia di Dio, e non rimanere nella solitudine malinconica / infelice.

Lung- The body plays a role in order to learn reverence by kneeling, bowing, or face down on a mat. Humility, not humiliation, renders you to speak the truth. Lying and cheating need a lengthy fast (not starvation or depravation of vital energy from herbs-as modern societies have rendered), even people that lie under oath can recover from severe fasting.

Polmone- Il corpo svolge un ruolo per imparare la riverenza inginocchiandosi, inchinandosi o a faccia in giù su una stuoia. L’umiltà, non l’umiliazione, ti fa dire la verità. La menzogna e l’imbroglio richiedono un lungo digiuno (non la morte per fame o la depravazione di energia vitale dalle erbe – come le società moderne hanno reso), persino le

persone che mentono sotto giuramento possono riprendersi da forti digiuni.

Kidney- Envy and jealousy requires the therapeutic effort towards love and charity, fasting is not recommended in this case, yet disobedience and rebellion do. A morning ritual includes meditation/reflection and exercise before entering the day. Respect and reverence strengthens your body with fitness, not hard physical exercise.

Rene – L’invidia e la gelosia richiedono lo sforzo terapeutico verso l’amore e la carità, il digiuno non è raccomandato in questo caso, ma la disobbedienza e la ribellione lo fanno. Un rituale mattutino include meditazione / riflessione ed esercizio fisico prima di entrare nel giorno. Rispetto e riverenza rafforzano il tuo corpo con la forma fisica, non con un duro esercizio fisico.

Spleen- The dirty window of self-poisoning includes three parts of the digestive tract; the stomach, intestines, and colon. Learning not to despair and to trust in God allows miracles hidden in nature to blossom. Certain fasting, nightly meditation and giving aid to the poor clears this window to see out of it and discover the miracles within your own body to heal.

Milza- La finestra sporca di auto-avvelenamento comprende tre parti del tubo digerente; lo stomaco, l’intestino e il colon. Imparare a non disperare e a fidarsi di Dio permette ai miracoli nascosti nella natura di fiorire. Certi digiuni, meditazioni notturne e aiuti ai poveri liberano questa finestra per vederne e scoprire i miracoli nel proprio corpo per guarire.

Brain mechanisms of social anxiety disorder.
Export EXPORT Add To My List Email Print Share Journal ArticleDatabase: PsycINFO Nutt, David J. Bell, Caroline J. Malizia, Andrea L.Citation Nutt, D. J., Bell, C. J., & Malizia, A. L. (1998). Brain mechanisms of social anxiety disorder. The Journal of Clinical Psychiatry, 59(Suppl 17), 4-11.
Abstract

Effetti che ricerchiamo:

1-Effetto dopominergico
-(Depakin e acido valproico) alternativa per carenza di dopamina-

2-Stabilizzatore dell’umore

3-Insonnia secondaria -ruminazione ossessiva-

Cosa significa?
Ristabilire un nuovo equilibrio, nutrire e regolare. Prova di composizione:

1.Cipresso 2.Equiseto 3.Brassica 4.Crescione 5.Radice di luce 6.Giglio o.e. (7.borragine)

Significa Aiutare le persone ad Affrontare il Dolore, la Morte, il Distacco, la Depressione, utilizzando l’Archetipo della limitazione alle cose essenziali, di Saturno o crono, dio del tempo, non con il principio dell’aggressione (esempio “facile”, benzodiazepine), ossia quello di Marte.

Per aiutare queste persone ci serve il tempo,
La pianta è rispettata nel suo tempo balsamico e nella sua raccolta,
in un complesso sinergico che accompagna il viaggio verso la riuscita, verso il nuovo equilibrio.
Verso il cuore e la verità.

Ad ognuno la sua storia. Ad ognuno la ricerca personale verso la via della salvezza, l’amore e la gioia.

La composizione, le piante, verranno viste durante il viaggio, usando una chiave di lettura che Ildegarda capirebbe. Ci affidiamo al sentire, perché la richiesta è sottile nella sua ricerca.

Una pianta sotto l’influenza di Saturno… Perché Saturno?

Saturno è il signore del tempo
(Ciclo circadiano, scansione del tempo)
Le energie di questo pianeta sovrintendono ai Processi di contrazione , massima espressione delle forze centripete,
Coesione,
Concentrazione,
Condensazione,
coagulazione,
Lignificazione.

Condensa l’energia in attesa che la manifestazione naturale sia anch’essa dotata di forma.

Saturno nell’uomo in equilibrio

Influenza apparato osteoarticolare, midollo compreso, Sistema Immunitario
Epifisi
Milza

Vescica Sfinteri.

Forza di volontà, Autodisciplina, Concentrazione della mente.

Capacita di distacco dal coinvolgimento emozionale.

Comprende la realtà delle cose al di la delle apparenze esteriori.

Forte tempra nel carattere, Predisposizione all’essenzialità, Rigore,

Concretezza, Perseveranza.

Se il sistema non è in equilibrio:
Troppa rigidità, se eccessiva, può condurre a sclerosi e cronicizzazione dei disturbi, dolori artritici reumatici, disequilibrio delle energie di condensazione, quindi osteoporosi, facilità di frattura ossea.
Oppure, tendenza ai calcoli, abbassamento sistema immunitario e fragilità verso le malattie da raffreddamento.
Invecchiamento precoce,
disturbi della memoria,
depressione,
ossessione.

Saturno Nelle piante

Le piante sotto gli influssi di cronos sono di colore scuro, forme elementari, schematiche, foglie aghiformi e/o frutti lignificati, come le pigne. Sono piante longeve, dai ritmi lenti, in grado di resistere al passare del tempo. Tronchi compatti dimensioni colossali.

Ricchezza di minerali nei tessuti

Effetto Remineralizzante, astringenti, Vasocontrittori,
Balsamici

Sono le Conifere, come i pini e gli abeti, le Cupressacee, come Cipresso e tuia, L’Equiseto.
Ma anche la Valeriana. E la Verbena.

1.Cipresso Cupressus sempervirens
Molecole aromatiche: α-pinene (48.6%), δ-3-carene (22.1%), limonene (4.6%) and α-terpinolene (4.5%)

Parte distillata: le foglie

Tradizionalmente le foglie vengono utilizzate per i dolori di stomaco, mal di denti, laringiti, emicranie, per le sue spiccate proprietà antibatteriche, antibiofilm e conservante naturale in prodotti alimentari e farmaceutici.

Chemical composition, antimicrobial and antibiofilm activity of the essential oil and methanol extract

of the Mediterranean cypress (Cupressus sempervirens L.)

Samy A Selim,Mohammed E Adam,Sherif M Hassan andAbdulrhman R Albalawi BMC

Complementary and Alternative MedicineThe official journal of the International Society for

Complementary Medicine Research (ISCMR)201414:179

Dice Ildegarda del Cipresso:

Il cipresso è molto caldo: è l’immagine del segreto di Dio.
Chi ha male allo stomaco prenda del legno di cipresso, verde o secco, ne tagli un poco nel vino, lo faccia cuocere e ne beva spesso a digiuno: starà meglio.
Chi è ammalato o indebolito in tutto il corpo faccia cuocere nell’acqua dei rami di cipresso con le foglie e faccia il bagno in quell’acqua, spesso: guarirà e ritroverà le sue forze.
Prendi il legno che è al centro di quell’albero, che è il cuore di quell’albero, e portalo sempre con te: il diavolo ti eviterà accuratamente poiché il cipresso, a causa della sua forte natura, ha, tra tutti gli alberi, una sorta di fortuna. Infatti il diavolo fugge con disdegno tutto ciò che è virtuoso, non avendo egli stesso alcuna virtù.
Se un uomo è attirato dal diavolo o con sortilegi, prendi di quello stesso legno che è al centro di quell’albero e perforalo con un succhiello; poi raccogli in un vaso di terra l’acqua di una sorgente viva, versala attraverso il buco del legno e raccoglila nuovamente nel vaso di terra. Versandola devi dire:” io ti verso, acqua, attraverso questo buco e in quella virtuosa virtù che è Dio affinché, grazie alla forza che è nella tua natura, tu scorra in quest’uomo in cui i sensi sono affatturati, e perché tu distrugga tutte le contraddizioni che sono in lui e lo riconduca alla rettitudine in cui Dio l’aveva posto, al giusto sentire e alla giusta conoscenza”. Quell’acqua gli sia data da bere a digiuno per nove giorni, poichè è tormentato o affatturato dal

diavolo, da fantasmi o da sortilegi: starà meglio. Durante quei nove giorni si recitino quelle parole di benedizione allo stesso modo.

Si narra che…

Originario della regione mediterranea, di grandi dimensioni, il cipresso è l’albero tipico dei cimiteri perché le sue radici, come quelle di tutti gli alberi, hanno estensione e sviluppo corrispondenti ai rami che compongono la chioma in superficie, quindi, nel caso del cipresso, scendendo a fuso nella terra, in profondità in modo verticale, non interferisce con le sepolture circostanti. Associato al culto dei morti fin dall’antichità, come simbolo di vita eterna, era considerato sacro specialmente in Persia, zona di diffusione

dello Zoroastrismo (600 a.C.).

Per i Greci era legato al lutto, cioè al dolore che si prova a causa della morte di qualcuno particolarmente amato, tanto che da essere ricordato nel mito
di Ciparisso. Questo era un principe leggiadro e di eccezionale bellezza, assai caro al dio del sole Apollo, il quale gli aveva insegnato la musica, l’uso dell’arco, e gli aveva dato in custodia un animale sacro: un cervo dalle corna d’oro. Un giorno durante una battuta di caccia Ciparisso lo uccise per errore, cadendo in una profonda prostrazione. Apollo mosso a compassione gli chiese di poter alleviare il suo dolore in qualche modo. L’uomo affranto rispose che l’unica cosa che lo avrebbe consolato era di diventare immortale, per potere piangere in eterno il suo amatissimo cervo.


Così Apollo lo avvolse stretto nel suo mantello verde; le lacrime che scorrevano incessanti dai suoi occhi divennero piccole foglie verde cupo, e in breve tempo coprirono il mantello e il viso del giovane, i piedi si indurirono e affondarono nel terreno, e lì dove piangeva, svettò nell’aria un
elegante cipresso.

I Romani e gli Etruschi riprenderanno l’eredità greca del cipresso come

albero sacro, legato al lutto e al funerale, oltre che a motivi ornamentali. In ambito cristiano, il cipresso – insieme alla palma, al cedro e all’ulivo – è

ritenuto uno dei quattro legni con cui fu costruita la croce di Gesù.

2.Equiseto “pianta della struttura”

Dice Ildegarda dell’Equiseto:

L’equiseto non contiene né un calore perfetto, né un perfetto freddo; è tiepido nell’uno e nell’altro, nasce dagli umori cattivi della terra e non apporta alcuna forza l’uomo che ne mangia. Tuttavia, se qualcuno lo prepara in modo che le mosche vengano ad assaggiarlo, quello le uccide grazia alla capacità d’intorpidire e agli umori cattivi.

Sul piano fisico:

demineralizzazione, osteoporosi, fratture, tubercolosi, enfisema polmonare, polmonite, oligurie, litiasi urinarie, cistiti, prostatiti, coliche biliari, sindromi emorragiche

Sul piano emotivo: Scarsa percezione di se

Sul piano mentale:
Mancanza di concentrazione, mancanza di rigore, depressione

Appartiene ad una famiglia di piante che crescevano sulla terra già 250 milioni di anni fa e che costituiscono la fonte principale dei giacimenti di carbone. Rappresenta il nostro passato, la storia della terra in cui affondiamo le nostre radici. Spesso viene definito “antico come le pietre” e in questa attribuzione troviamo l’associazione della pianta con la nostra matrice più solida, durevole e che racconta la storia di tutto il nostro sviluppo: l’osso, di cui ne ha tenuto il “battesimo animale”.

Dal latino “Equus”: cavallo
“saeta”: coda chiamata anche coda cavallina.

L’osso, lo scheletro è la maggior condensazione che può raggiungere la nostra materia organica.

Nell’evoluzione del nostro pianeta, è la pianta che ha preparato e permesso la formazione dello scheletro osseo degli animali superiori, utilizzando come punto di partenza lo scheletro della terra, la Silice, trasformandola in Calcio. Difatti per elaborazione alchemica di un atomo di carbonio su un atomo di silice si forma l’elemento chimico del calcio. Considerato quindi il demineralizzante per eccellenza, apporta silice che viene trasformata sono lezione del nostro fuoco in calcio.

Impiegato nei casi di tubercolosi come apportatore di silice.

E il coagulante per eccellenza, ulcere dello stomaco, dell’intestino, nelle emottisi, emorragie emorroidali, epistassi nasale.
La sua funzionalità saturnina e la sua potenzialità capricorniana, ambedue specifiche per la milza ne fanno un emopoietico per eccellenza.

L’appartenenza al segno della bilancia ne fanno un diuretico principe e molto dolce. Nelle oligurie è stato accertato un aumento giornaliero delle urine pari ad un terzo delle quantità abituali.
Adatto anche a chi soffre di nefrite per la capacità di eliminare i sali e i cloruri.

L’appartenenza a capricorno- cistifellea la indica come rimedio nelle diarrea dovute a travasi di bile.
Combatte efficacemente le distrofie muscolari e la blenorragia o gonorrea.

Conviene citare a questo punto una malattia del nostro secolo, apparentemente innocua, ma che rappresenta un grosso limite evoluzionistico, l’artrosi cervicale.
È una patologia subdola e perniciosa perché blocca le 4 vertebre finali del collo che hanno una grande importanza sull’efficenza della spina dorsale. La loro inefficienza oltre a chiamare in causa il cervelletto, altra funzione Saturnina, fa da tappo alla corrente ascensionale che deve trovare sfogo nel cervelletto ed in ultima analisi nell’epifisi.

Bach ha spesso sottolineato come la salute abbia a che fare con la capacità di ciascuno di essere fedele a se stesso, approprio se alla propria anima. La malattia quindi risulta un esperienza fondamentale nel processo di crescita di una persona..

I rimedi sono utili come strumento per incoraggiare la presa di coscienza e per stimolare ad essere artefici del proprio processo di trasformazione.

Lo strumento in se non è mai neutro: DETERMINA LA PROSPETTIVA CON CUI SI GUARDA AL PROBLEMA E LO SI INFLUENZA.

LA VITA è MOVIMENTO,
LA MaLATTIA STAGNAZIONE.

E poi succedono cose nel nostro quotidiano, e ognuna di queste, per rimanere sul vago, è accompagnata da un cavaliere emozionale. Ne conosciamo diversi, primari come gioia, tristezza, paura, disgusto, interesse e rabbia e secondari come ad esempio vergogna, invidia, colpa, orgoglio o rimpianto (e naturalmente molte altre).

Da dove arrivano e cosa comportano se non vengono gestiti come dei semplici accompagnatori.

La parola Emozione

Deriva dal latino “ex-moveo”, moto da luogo: una forza interiore, ma anche una direzione verso l’esterno, il mondo, il nostro mondo, la nostra vita. Le emozioni contengono l’energia per muoverci ma anche la direzione della trasformazione, hanno un’intrinseca natura evolutiva.

Da dove origina l’emozione:

Sembra che tutto sia già vissuto. Quando proviamo e riproviamo quella sensazione che ci scatena la risposta che già conosciamo è perché qualcosa d’irrisolto si sta riproponendo, travestito da qualcos’altro, ma la scia emozionale non mente. Se stiamo in silenzio la possiamo riconoscere, accogliere e superare. Per prima cosa è doveroso “ringraziare” quest’opportunità, se accolta con grazia, può naturalmente essere risolta. Per ristabilire il tessuto ad una nuova scossa. Il progetto è grande ed è bello perché sono molteplici le questioni da accettare, per evolvere.

Il cuore nel cervello, la memoria nel cuore.

Pensiero conscio e pensiero inconscio:

Ogni evento che quotidianamente ci troviamo a vivere, fa si che questo scateni una risposta emotiva.
Ma se ogni evento che accade siamo noi a crearlo?
Proviamo a fermarci un attimo di fronte a questo messaggio.

Noi siamo i responsabili di quello che ci accade.

Noi siamo i collaudatori di tutte le nostre funzioni d’onda. Pensiero, reazione
Causa, effetto.

Ora proviamo a tornare nell’utero materno. Noi come piccoli fagiolini.

Come tali pronti a fare quello per cui siamo tutti bravi e nati per fare. Immagazzinare, assorbire informazioni, che provengono dall’esterno.
E cosi verrano fatte nostre, in modo inconscio per il 95%, prese tali e quali e immagazzinate nel nostro sistema di stoccaggio che è il nostro cervello, paragonabile ad un hardware.
Fino a circa nove anni, tutto ciò che assorbiamo non viene assoggettato da giudizio. Tutto quello che è, è perché deve essere.
Superati i nove anni inizia il processo di scelta giudichevole.
Ciò detto è bene tenerlo bene a mente.
Passano gli anni.
Succedono cose.
E guarda caso, che è bene sapere che non esiste, se osserviamo bene, le cose che accadono sono perché devono essere. Ma noi le giudichiamo giuste o sbagliate, come vere o no come sane o no. Sono cose che scatenano in noi delle risposte proprio perché servono a noi per sbloccare quei nodi che dai 0-9 anni sono stati imbrogliati nel nostro tessuto, e che se sciolti contribuiranno al manifestarsi della nostra anima. La ragione per cui siamo scesi sulla terra.

Spesso accade che la malattia ci colpisce, da una o dall’altra parte proprio quando l ‘anima urla per farsi spazio tra i nodi.
E allora ci rifugiamo, chiediamo aiuto, ci nascondiamo, ci arrabbiamo, ci rattristiamo e perdiamo la luce che ci da la direzione.

Spesso accade che ci arrabbiamo, non manifestiamo la rabbia, questa se lasciata a se stessa si trasforma in malinconia e piano piano ci porta alla depressione. In un tempo più o meno dilatato, ma questo è il ciclo di una rabbia o di un emozione che non viene espressa per quella che è.

Con il termine “depressione” facciamo riferimento, da un punto di vista fisiologico, ad un alterazione nel sistema dopaminergico.
In particolare parliamo degli ormoni della felicita, come dopamina, serotonina, che subiscono delle forti variazioni nella loro concentrazione. Pertanto, una volta che ci si rende conto di questo calo bisogna imparare

a chiedere aiuto, e ascoltare il cuore, che sa sempre cosa deve fare tre far si che venga attirato l’aiuto necessario alla risalita verso la luce.

Cosa succede al nostro sistema nervoso?
Effetto dopaminergico
La dopamina è l’ormone della motivazione e del piacere.

La dopamina è un neurotrasmettitore prodotto dal cervello e in minima parte dalle ghiandole surrenali. Fa parte delle catecolamine, gruppo di ormoni a cui appartengono anche adrenalina e noradrenalina, di cui la dopamina è il precursore.

È conosciuta come l’ormone dell’euforia, in quanto la sua presenza è legata alla sfera del piacere e al meccanismo della ricompensa, nel senso che ci dà la giusta motivazione per raggiungere i nostri obiettivi.
Ciò che ci dà piacere, come il cibo, il sesso, ma anche la musica o il consumo di sostanze stupefacenti, è in grado di suscitare una sensazione di appagamento e di gratificazione e benessere psicofisico, aumentando i livelli di dopamina.

Questo neurotrasmettitore, però, interviene anche nella regolazione di altre importantissime funzioni dell’organismo, a livello del sistema nervoso centrale e periferico. Regola il ritmo circadiano dell’organismo, favorendo l’alternanza sonno/veglia.
È responsabile del controllo dei muscoli, dell’equilibrio e del movimento. Ma anche della motivazione personale, del sonno, dell’umore, della “memoria di lavoro” e dell’apprendimento, dove alti livelli sono associati ad un’alta capacitò di apprendimento, favorita anche dalla stimolazione della memoria.

Inoltre, si comporta come un ormone impedendo il rilascio di prolattina da parte delle cellule lattotrope del lobo anteriore dell’ipofisi. Infine, a livello dell’apparato gastrointestinale, è responsabile della sensazione di nausea e vomito.

Il sistema dopaminergico è molto affascinante ma anche estremamente complesso.

Difetto di dopamina

Morbo di parkinson
deficit di attenzione e iperattività (ADHD), distrazione
fibromialgia
depressione
Comportamenti asociali
Isolamento
Rabbia, frustrazione
sindrome delle gambe senza riposo
sindrome della bocca urente (forte bruciore alla bocca in assenza di lesioni)
dipendenza da sostanze psicotrope

Eccesso di dopamina

Tic nervosi,
Movimenti incontrollati
Schizofrenia
Comportamenti psicotici, irrazionali e autolesionisti. Schizofrenia
Episodi maniacali del disturbo bipolare.

Dopamina, come si produce

La dopamina endogena, cioè quella naturalmente prodotta dal nostro organismo, non può essere aumentata per via orale, poiché questa molecola non è in grado di oltrepassare la barriera emato-encefalica, che divide il sangue dal sistema nervoso centrale.

Pertanto, per aumentare i livelli di questo mediatore chimico, occorre somministrarla direttamente sotto forma di farmaco, oppure assumere sostanze che ne mimino l’azione o ancora molecole che ne favoriscano la secrezione.

In maniera molto schematica e semplicistica, il processo chimico attraverso cui si giunge alla produzione di dopamina è caratterizzato da una serie di reazioni, che si susseguono secondo lo schema seguente:

fenilalanina –> tirosina –> levodopa –> dopamina

Attraverso i farmaci, si interviene generalmente sui livelli di levodopa, mentre con l’alimentazione possiamo aumentare la tirosina o la fenilalanina, amminoacidi in grado di stimolare la sintesi della dopamina.

Farmaci e dopamina

A livello farmacologico la sostanza più utilizzata è senza dubbio la levodopa, amminoacido intermedio che è in grado di sintetizzare la dopamina. Come coadiuvante nella terapia antidepressiva, contemporaneamente alla levodopa, occorre sempre somministrare la carbidopa, per evitare che la sintesi della dopamina avvenga nel sistema circolatorio, producendo effetti indesiderati quali stati di nausea e vomito.

Dopamina e alimentazione

La fenilalanina e la tirosina sono aminoacidi derivanti dalla digestione delle proteine alimentari. Si formano nel plasma, ma sono in grado di superare la barriera ematoencefalica, mettendosi a disposizione dei neuroni dopaminergici situati nel sistema nervoso centrale.

Tra gli alimenti più ricchi di fenilalanina, ci sono :

germe di grano

legumi carne uova pesce

Tra i cibi particolarmente ricchi di tirosina:

frutta secca (mandorle, noci) banane
avocado
semi oleosi (semi di sesamo, zucca, girasole) latticini
cacao
curcuma

La dopamina è comunque una sostanza che tende a ossidarsi facilmente. Per contrastare l’azione dei radicali liberi prodotti, è consigliabile assumere frutta fresca di stagione e verdura a foglia verde, ricche di antiossidanti e vitamine del complesso C ed E. In particolare, per

contrastare la presenza dei radicali liberi, si consiglia di assumere i seguenti cibi:

mele
barbabietole,
verdure a foglia verde
frutta e verdura di colore arancione (arance, zucca, carote) asparagi
Crucifere (broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles) peperoni
fragole

A tal proposito la pianta che vediamo nella prova composizione è proprio il cavolo, la crucifera che dal punto di vista nutrizionale contiene molti antiossidanti.

3. Brassiche

Cosa dice Ildegarda del cavolo:

“il cavolo, il cavolo verza e il cavolo rosso sono di natura umida, il cavolo cappuccio è un po più freddo che caldo e di natura un po secca. Tutti spuntano grazie all’umore livido della rugiada e dell’aria : è per questo che hanno per così dire, delle forze e delle viscere…”

Per la sua funzionalità primaria (Luna-stomaco-intestino) e potenzialità (Cancro) il cavolo è estremamente prezioso per lo stomaco e l’intestino se usato crudo e stufato.
Combatte le ulcere duodenali e le ulcere gastriche come le coliti ulcerose che cicatrizza in base al suo contenuto di sali.

Il succo è utile in caso da affaticamento generale.
È un fattore importante di equilibrio nervoso per la sua concentrazione in vitamina B1.
Per l’appartenenza a Giove e Sagittario ha un’azione decongestionante sul fegato.
Appartenendo alla potenzialità bilancia ripresenta ottimo contro le affezioni renali, specialmnete nelle coliche nefritiche, ove accanto al succo assunto oralmente si associa l’applicazione delle foglie localmente. E sono infinite le qualità che le foglie usate localmente hanno sulle parti dooranti. Dalla decongestione, cicatrizzazione, fino ad assorbire le tossine.

Altri metodi naturali per stimolare la dopamina

Attività fisica

Ascoltare musica: la musica è un potente dopaminergico perchè il benessere e la soddisfazione che procura il suo ascolto sono analoghi agli effetti di una buona mangiata o del sesso.

Attività sessuale: il sesso è intrinsecamente legato al piacere. Pertanto, un’attività sessuale appagante favorisce il rilascio di dopamina da parte del cervello.

Raggiungimento obiettivi: la dopamina, come detto, predice una ricompensa. Ci dà la giusta motivazione per affrontare le sfide quotidiane e aumenta al raggiungimento degli obiettivi. Non deve trattarsi necessariamente di grandi traguardi. Basta prefiggersi piccoli obiettivi, che una volta raggiunti accresceranno la gratificazione personale e i livelli di dopamina.

Meditazione e yoga: queste pratiche rilassano il corpo e la mente perché combattono lo stress. Lo yoga, in particolare, favorisce un maggior afflusso del sangue al cervello, oltre ad aumentare la circolazione di glucosio, elementi indispensabile per la produzione di dopamina

Amicizia: l’amicizia vera è un toccasana per la nostra mente. È un antistress naturale, aiuta a rilassarsi e ad affrontare meglio le nostre paure.

Ridere: ridere e sperimentare momenti allegri con i familiari o con gli amici allenta le tensioni e produce una sensazione di piacere e benessere.

Le molecole della felicità (dopamina, serotonina, endorfine e ossitocina) Il benessere e la felicità di ognuno di noi dipendono da una serie di fattori complessi, che però hanno origine nella chimica del nostro cervello: sentirsi bene, appagati con se stessi e soddisfatti della propria vita dipendono dal complesso equilibrio dinamico che si crea di volta in volta tra questi neurotrasmettitori.

Questo spiega perchè ci sono persone più ottimiste e con un’attitudine positiva nei confronti della vita, mentre altre in analoghe circostanze non riescono a scrollarsi di dosso l’inquietudine e il pessimismo. Si tratta di

molecole diverse fra loro, ma dalla loro virtuosa sinergia scaturisce il nostro benessere psicofisico.

La serotonina è in grado di regolare i nostri stati d’animo. Stimola l’umore, l’innamoramento, le relazioni sociali e il contatto fisico.

Le endorfine sono prodotte soprattutto in seguito all’attività fisica, determinando un effetto ansiolitico e analgesico.

L’ossitocina, conosciuto anche come ormone dell’amore, viene rilasciato durante l’orgasmo e consente alle mamme di allattare. Consente l’instaurarsi del legame unico madre-figlio, favorisce la socializzazione, la monogamia e i rapporti stabili.

La loro azione sinergica ed equilibrata è un fattore fondamentale nel determinare il nostro stato di salute pscicofisico, il livello di benessere generale e quell’ineffabile sensazione di felicità che tutti inseguiamo.

Patogenesi dell’ansia e della depressione Il sistema GABAergico

Il sistema GABAergico gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dell’eccitabilità neuronale del SNC e svolge un’azione inibitoria molto vasta, modulando il rilascio di diversi mediatori ansiogenici, come glutammato, NA e DA, corticotropina (CRF) e colecistochinina (CCK). GABA è quindi il principale neurotrasmettitore inibitorio del Sistema Nervoso Centrale ed è significativamente coinvolto nella regolazione di molti altri processi fisiologici e psicologici.

Alterazioni dell’espressione del recettore GABA sono implicati nella patogenesi dell’ansia e della depressione, e sono condizioni che si trovano spesso associate ai disturbi funzionali intestinali.

L’amigdala è l’area del cervello responsabile dell’acquisizione e dell’espressione della paura condizionata. La risposta di paura è particolarmente correlata a tre dei 13 nuclei dell’amigdala: il nucleo centrale (CA), il nucleo amigdaloideo laterale (LA) e quello basale (BA). La ridotta funzione GABAergica facilita l’attività eccitatoria dell’acido glutammico, mentre l’incremento della funzione GABAergica induce l’inibizione dello stimolo nervoso e la sedazione.

Studi sull’ansia sociale

La neurobiologia del disturbo d’ansia sociale è poco conosciuta, sebbene

la ricerca preliminare abbia suggerito diverse possibili anomalie biologiche. Gli studi di sfida hanno dimostrato che i soggetti con disturbo d’ansia sociale hanno una sensibilità all’anidride carbonica, alla colecistochinina e alla caffeina da qualche parte tra quella dei pazienti con disturbo di panico e i controlli normali. Le vie serotoninergiche possono avere un ruolo nel disturbo d’ansia sociale, come dimostrato dall’efficacia clinica degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, oltre agli studi di sfida con fenfluramina e m-clorofenilpiperazina. La funzione dopaminergica e l’assorbimento della dopamina striatale sembrano essere ridotti nel disturbo d’ansia sociale. C’è anche evidenza di anomalie cardiovascolari e adrenergiche. Recentemente, la tomografia a emissione di positroni ha iniziato a identificare regioni cerebrali che sembrano essere attivate in modo univoco in questa condizione. Questi risultati offrono la promessa di una comprensione dei meccanismi cerebrali del disturbo d’ansia sociale, ma sono necessarie molte ulteriori ricerche per chiarire

appieno la causa o le cause neurobiologiche esistenti. (PsycINFO Database Record (c) 2016 APA, tutti i diritti riservati)

5.Radice di luce Dioscorea Batatas (LichtYam)

E’ un ottimo anti-depressivo. Se assunto regolarmente regola le funzioni digestive. Agisce su reni e milza e ha una funzione tonificante sui polmoni. E’ un potente anti-infiammatorio e un ottimo cicatrizzante. Queste sono solo alcune delle numerose proprietà di questa radice.

L’aspetto più importante resta la capacità di conservare Luce Eterica e restituircela con l’assunzione.
Fresca, in polvere o disidratata può essere assunta insieme ai cibi o bevande di nostra preferenza senza alterarne il gusto. Cruda o cotta non modifica o perde le sue qualità.

Uno studio recente ha rilevato che la dioscorina, la proteina di conservazione del tubero, dopo la sua purificazione, ha evidenziato buone caratteristiche antiossidanti.

Antioxidant Activities of Dioscorin, the Storage Protein of Yam (Dioscorea batatas Decne) TuberWen-Chi Hou*†‡, Mei-Hsien Lee†‡, Hsien-Jung Chen§, Wen-Lee Liang†, Chuan-Hsiao

Han†, Yen-Wenn Liu†, and Yaw-Huei Lin*#

Graduate Institute of Pharmacognosy Science, Taipei Medical University, Taipei 110, Taiwan; Department of Horticulture, Chinese Culture University, Taipei 111, Taiwan; and Institute of Botany, Academia Sinica, Nankang, Taipei 115, Taiwan
J. Agric. Food Chem., 2001, 49 (10), pp 4956–4960

DOI: 10.1021/jf010606m
Publication Date (Web): September 12, 2001 Copyright © 2001 American Chemical Society

6.Giglio Lilium candidimi L.

Dice ildegarda:

“Il giglio è più freddo che caldo.
Prendi l’estremità della radice di giglio, tritala grossolanamente con grasso stagionato, falla fondere in un padella e mettila in un vaso. Se qualcuno soffre di lebbra bianca, ungilo spesso con quell’unguent, preventivamente riscaldato: sarà guarito. Anche la lebbra rossa può essere curata così.
Chi ha delle eruzioni cutanee beva spesso del latte di capra: spariranno completamente: prenda anche degli steli e delle foglie di giglio, li triti, ne estragga il succo e lo mescoli con la farina. Ne spalmi spesso il corpo, dove soffre a causa delle eruzioni. Tuttavia, prima di spalmarsi con quell’unguento, beva sempre del latte di capra.

Il profumo del primo bocciolo dei gigli e quello dei loro fiori rallegra il cuore dell’uomo e suscita in lui dei giusti pensieri.”

Per scopi terapeutici si utilizzano i tepali e i bulbi. Impiego terapeutico

I bulbi del giglio bianco hanno proprietà diuretiche. emmenagoghe ed espettoranti.

Esternamente i bulbi di giglio bianco trovano un’utile applicazione per la terapia delle eruzioni cutanee, eczemi, psoriasi, foruncolosi, compresa l’acne giovanile. Per le sue proprietà emollienti è particolarmente indicato sulle pelli arrossate, sulle ustioni, sulle piaghe persistenti.

I tepali del giglio bianco hanno proprietà lenitive; sono perciò efficaci nelle scottature e nelle dermatosi in genere.

I principi attivi del giglio bianco sono: mucillaggini, sostanze tanniche, sostanze steroidali, glicosidi, con caratteristiche antiossidanti emerse da recenti studi.

Constituents of Lilium candidum L. and their antioxidative activity (PMID:17432279)

Mucaji P , Haladová M , Eisenreichová E , Sersen F , Ubik K , Grancai D
Ceska a Slovenska Farmacie : Casopis Ceske Farmaceuticke Spolecnosti a Slovenske Farmaceuticke

Spolecnosti [01 Jan 2007, 56(1):27-29]
Una pianta da tenere in considerazione per le sue caratteristiche

gioviniane molto marcate è la pianta del buonumore!

7.Borragine

Interessa il metabolismo generale combattendo le depressioni psichiche, mettendo così in evidenzia il simbolismo gioviniano.
È un tonico del sistema nervoso , quale pianta contro l’angoscia.
Ed è anche un eccellente frenatore della bile.

A inizio ricerca, mi avevi parlato anche di queste piante, qualcosa è emerso:

Avena, lotus, griffonia

Importante e’:
piante di Ildegarda e fare paragone con quelle che oggi sono piu’ impiegate negli stati angosciosi cioe’ ansia profonda.

Avena sativa l.

Dice Ildegarda:

L’avena è calda ed è un cibo gioioso e sano per gli uomini sani: conferisce loro un’anima gioiosa, un’intelligenza pura e chiara, un bel colorito e una carne piena di salute. Per coloro che sono un po deboli è buona da mangiare, sia come pane sia come farinate non fa loro male. Invece per coloro che sono molto ammalati e freddi non è buona da mangiare, poiché richiede continuamente calore: se un ammalato mangia del pane o della farina d’avena, quelli si coagulano immediatamente nel suo ventre e generano in lui dell’umore livido senza dargli energie, piche sono freddi.

Chi soffre di gotta e per questo ha la mente a pezzi e vani pensieri, al punto che diviene un po demente, immerga delle Pietre arroventate in un bagno caldo contenente dell’avena e l’acqua in cui è stata cotta. Lo faccia spesso: tornerà in se e ritroverà la salute.

Lotus

Da uno studio del 2015 è emersa l’attività sedativo-ipnotica, ansiolitici della pianta. Ma Ildegarda non ne parla.

“Le foglie di loto sono state tradizionalmente utilizzate sia come cibo che come erboristeria in Asia. Per valutare gli effetti sedativi-ipnotici e ansiolitici degli alcaloidi totali (TA) estratti dall’erba, sono stati utilizzati test a letto aperto, pentacarbitale sodico e luce / buio, e i livelli di neurotrasmettitore nel cervello sono stati determinati mediante cromatografia liquida ultraveloce -spettrometria di massa tandem. Sono stati anche studiati gli effetti della picrotossina, del flumazenil e della bicucullina sull’attività ipnotica dell’AT, nonché l’influenza di TA sull’influenza del Cl in cellule di granuli cerebellari. La TA ha mostrato un effetto sedativo-ipnotico aumentando il livello cerebrale dell’acido γ- amminobutirrico (GABA), e l’effetto ipnotico potrebbe essere bloccato dalla picrotossina e dalla bicucullina, ma non potrebbe essere antagonizzato dal flumazenil. Inoltre, l’AT potrebbe aumentare l’influsso di

Cl nelle cellule di granuli cerebellari. TA a 20 mg / kg ha indotto effetti ansiolitici e aumentato significativamente le concentrazioni di serotonina (5-HT), acido 5-idrossiindolacetico (5-HIAA) e dopamina (DA). Questi dati hanno dimostrato che la TA esercita effetti sedativi-ipnotici e ansiolitici attraverso il legame al recettore GABAA e l’attivazione del sistema monoaminergico.”

Lotus Leaf Alkaloid Extract Displays Sedative–Hypnotic and Anxiolytic Effects through GABAA Receptor

Ming-Zhu Yan†‡, Qi Chang*†, Yu Zhong†‡, Bing-Xin Xiao†, Li Feng†, Fang-Rui Cao†, Rei- Le Pan†, Ze-Sheng Zhang‡, Yong-Hong Liao†, and Xin-Min Liu*†
† Institute of Medicinal Plant Development, Chinese Academy of Medical Sciences and Peking Union Medical College, Beijing 100193, People’s Republic of China

‡ Key Laboratory of Food Nutrition and Safety, Ministry of Education, College of Food Engineering and Biotechnology, Tianjin University of Science & Technology, Tianjin 300457, People’s Republic of China
J. Agric. Food Chem., 2015, 63 (42), pp 9277–9285

DOI: 10.1021/acs.jafc.5b04141
Publication Date (Web): October 7, 2015 Copyright © 2015 American Chemical Society

Uno studio fatto sui semi di loto hanno evidenziato le seguenti caratteristiche:

RISULTATI: La composizione percentuale dei semi di loto di Zizyphus è (su base di peso secco): cenere 1,05%, olio 32,92%, proteine 19,11%, carboidrati totali 40,87% e umidità 6,05%. Il calcio, il potassio e il magnesio costituiscono i principali minerali dei semi di loto di Zizyphus. Le proteine del seme sono ricche di treonina, acido glutammico, leucina, arginina e acido aspartico (26,73%, 17,28%, 13,11%, 9,47% e 7,76%, rispettivamente). I principali acidi grassi dell’olio sono acidi oleico (61,93%), linoleico (18,31%) e palmitico (9,14%). Il glicerolo trioleato (OOO; O: acido oleico) era il triacilglicerolo più abbondante, rappresentando il 26,48% dei triacigliceroli totali. Il β-tocoferolo era il principale tocoferolo (130,47 mg 100 g-1). Questo olio era ricco di Δ7- campestrolo e β-sitosterolo (147,82 e 82,10 mg 100 g-1 di olio), rispettivamente.

E come conclusione:
I semi di loto di Zizyphus sono ricchi di grassi e proteine che hanno un potenziale significato industriale. Inoltre, l’olio di semi di Zizyphus lotus L. conteneva molti composti bioattivi. Questo fatto è di grande interesse economico a causa di diverse applicazioni dei semi di Zizyphus lotus L.

nelle industrie alimentari, cosmetiche e medicinali. Nutritional composition of Zizyphus lotus L. seeds

Authors Moncef Chouaibi, Nesrine Mahfoudhi, Leila Rezig,Francesco Donsì,Giovanna Ferrari,Salem Hamdi

Griffonia Griffonia simplicifollia – an ideal herbal anti-depressant.

La Griffonia simplicifollia (famiglia delle Fabaceae) è un’importante pianta medicinale per l’antidepressivo. Il suo uso medicinale è stato riportato nei sistemi di medicina tradizionali. La Griffonia è stata ampiamente utilizzata per il trattamento di alcune malattie come la depressione, l’ansia, l’insonnia, la fibromialagia e il mal di testa cronico. Il presente articolo che include l’esplorazione dettagliata delle proprietà fito-farmacologiche di G. simplicifollia è un tentativo di fornire una direzione per ulteriori ricerche.

Author(s) : Kumar, P. S.; Tahilani Praveen; Jain, N. P.; Banweer Jitendra
Author Affiliation : Sagar Institute of Research & Technology-Pharmacy, Bhopal (Madhya Pradesh) – 462 041, India.
Journal article : International Journal of Pharmacy and Life Sciences (IJPLS) 2010 Vol.1 No.3 pp.174-181 ref.16

Un altra pianta interessante che ho conosciuto a Bali è la Graviola o Annona Muricata, ma Ildegarda non ne parla:

Annona muricata

Aiuta a dormire più facilmente
Nella graviola possiamo trovare anche il triptofano, una sostanza che promuove il sonno e facilita il rilassamento. Per tale ragione l’annona muricata è indicata contro l’insonnia, tra l’altro le sue foglie vengono utilizzata anche in aromaterapia per infusioni contro il sonno.

Antidepressivo naturale efficace nel sedare lo stress
Il succo di graviola è stato utilizzato come rimedio naturale contro lo stress per secoli. Del frutto dell’Annona Muricata spicca una ricerca che illustra la possibile capacità della graviola nello stimolare i I recettori serotoninergici (o della serotonina) indispensabili poiché modulano dei neurotrasmettitori ed influenzando diversi processi neurologici e biologici come aggressività, ansia e appetito. (Roman G; Curr. Op. Neurology 1998; 11:539) e (Bourne RR. West Indian Med J 1979 28:2).

In conclusione, che di conclusione non c è, posso dire personalmente che questa ricerca mi ha fatto riflettere molto, soprattutto sulla difficoltà di scendere in profondità.
Ma la bellezza è proprio questa,

Raggiungere il cuore e affidarsi al sentire…